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Il contesto

La scuola come “… centro di promozione culturale, sociale, civile …” ha il compito prioritario di educare al rispetto di sé e degli altri, di favorire l’esperienza costruttiva della legalità e l’esercizio della coscienza civica dei futuri cittadini. Questo è soprattutto importante in un quartiere come quello di San Giovanni Galermo in cui sono presenti fattori di disagio e, talvolta, sfiducia nei confronti delle Istituzioni. Il nostro Istituto, consapevole dell’unicità di ogni individuo, si impegna a valorizzarla e a predisporre percorsi tesi a realizzare il diritto all’apprendimento e alla crescita educativa, promuovendo le potenzialità di ciascun soggetto. L’Istituto Comprensivo Statale “Padre Santo Di Guardo – Quasimodo” nasce nell’anno 2012 dall’aggregazione della Scuola Secondaria di primo grado “Salvatore Quasimodo” con il Circolo Didattico “Padre Santo Di Guardo”. L’identità di questo nuovo istituto si basa su un buon livello di collaborazione e di dialogo avviato tra le due scuole già negli anni passati, con l’idea di realizzare un percorso di crescita degli alunni unitario, coerente e centrato sullo sviluppo delle competenze e sulla formazione del futuro cittadino. La scuola opera nel quartiere di San Giovanni Galermo (IV Municipalità del Comune di Catania) la cui popolazione è eterogenea, così come lo spazio edificato che comprende cooperative edilizie, alloggi popolari, vecchie abitazioni e complessi residenziali. Il tessuto sociale è formato in parte da lavoratori occupati nel settore terziario e con un’alta percentuale di disoccupati e sottoccupati. L’istituto è collocato in un quartiere periferico della città di Catania, dove sono presenti solo servizi sociali essenziali e gli unici centri di aggregazione giovanile sono la Parrocchia e la Cooperativa “Prospettiva”, che accoglie minori a rischio sotto tutela del Tribunale dei Minori e minori stranieri non accompagnati, che grazie ad una collaborazione sinergica sono inseriti quali alunni presso la nostra scuola. L’eterogeneità socio-economica della popolazione si ripercuote sulla scuola, che accoglie alunni con esperienze ed estrazione socio-culturale differenti e spesso in grave disagio culturale. Gli insegnanti curriculari diversificano le attività per fasce di livello all’interno della stessa classe, applicando metodologie diverse per l’apprendimento dello stesso contenuto da parte di tutti gli alunni. Questo approccio agevola gli alunni con Bisogni Educativi Speciali e quelli più svantaggiati, che all’interno della classe sono un numero elevato. Il periodo della pandemia da COVID-19 ha avuto ripercussioni negative su molte famiglie, soprattutto dal punto di vista economico, aumentando il divario tra le diverse famiglie. Se l’eterogeneità della popolazione scolastica favorisce l’integrazione tra alunni con estrazione socio-culturale diversificata è pur vero che all’interno delle classi si notano diverse fasce di livello. Il dislivello di preparazione culturale richiede un grande impegno nell’organizzare i percorsi educativo-didattici. L’approccio didattico personalizzato a favore degli alunni più svantaggiati talvolta priva gli alunni più capaci nello sviluppo adeguato alle loro competenze. Il rapporto docenti-alunni non è adeguato alla realtà scolastica e ai bisogni educativi dei discenti. Per le caratteristiche di straordinarietà legate alla prevenzione del contagio da COVID19, si è reso necessario integrare il Piano dell’offerta formativa per lo svolgimento delle attività didattiche a distanza e mista, riorganizzare gli spazi e programmare le attività didattiche al fine di garantire la sicurezza degli alunni e di tutto il personale scolastico. L’assenza di infrastrutture e di opportunità, adatte ai giovani influiscono negativamente limitando lo sviluppo delle loro potenzialità e costringendo i ragazzi a trascorrere molto del loro tempo libero per strada, anziché in luoghi aggregativi organizzati, causando talvolta l’insuccesso e l’abbandono scolastico. Grazie a risorse aggiuntive provenienti da finanziamenti europei e/o regionali e alla formalizzazione di reti con altre scuole e/o con altri enti, la scuola riesce ad aprirsi ancora di più al territorio proponendo attività integrative, corsi aggiuntivi, attività durante il periodo di sospensione dell’attività didattica, incontri per le famiglie e gli abitanti. La mancanza di risorse economiche costanti nel tempo non consente una maggiore apertura della scuola in orario pomeridiano, non favorendo così la diminuzione del tasso di dispersione e non rendendo la scuola un centro di aggregazione permanente. Già dall’a.s. 2016-2017 la scuola ha iniziato a lavorare in rete formando la ROQ (Rete Operativa di Quartiere) attraverso il coinvolgimento di associazioni presenti nel quartiere, la Parrocchia e la Municipalità. Grazie a questa rete sono state realizzate diverse attività che coinvolgono il personale, gli alunni e le famiglie di tutti e tre gli ordini di scuole e gli abitanti del territorio. Lo scopo è quello di creare degli interventi condivisi, replicabili e indirizzati a tutta la popolazione che vive nel quartiere di San Giovanni Galermo al fine di:
● rendere gli adulti consapevoli del proprio ruolo e competenti nel leggere le complessità del vivere oggi;
● aiutare gli adulti a conseguire autorevolezza nel rapporto con gli adolescenti e i preadolescenti;
● rendere gli adolescenti e i preadolescenti consapevoli di essere in relazione con gli altri;
● aiutare gli adolescenti e i preadolescenti a dare significato ad ogni relazione che li coinvolge, facendo riferimento ad un sistema di valori condivisi;
● coinvolgere, nel percorso formativo, minori, famiglie e adulti, a partire dalla scuola dell’infanzia;
● dare maggiore visibilità al quartiere e consolidare il lavoro sinergico delle diverse realtà educative presenti nel quartiere;
● gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
La ROQ si propone di realizzare, nel triennio di riferimento, iniziative legate a tematiche già proposte negli anni precedenti, offrendo opportunità di formazione, crescita e condivisione per la popolazione del quartiere di San Giovanni Galermo e attività diversificate per gli studenti in modo da renderli partecipi in diversi compiti attinenti con le loro capacità e interessi:
● Attività Natalizie con realizzazione di momenti musicali e culturali legati anche alla tradizione;
● Attività carnascialesche con realizzazione di momenti musicali, realizzazione di vestiti e piccole installazioni allegoriche, momenti culturali e ricreativi legati anche alla tradizione;
● Attività di approfondimento culturale con momenti di formazione e informazione legati alla scrittura e alla lettura.